venerdì 27 novembre 2009

Giappone Parallelo.realtà e sogni paralleli..


Inizio con un sogno..ho un nome giapponese..per raccontare questo viaggio e poi ancora altri..



Le foto pubblicate sul blog, seguono percorsi non necessariamente legati agli argomenti pubblicati sui post..

Ritorno da Tokyo



Oggi ritorno da Tokyo...Lui arriva in Italia col volo Alitalia/ japal delle 18 e 30 ora italiana. Mi dispiace andar via..e anche a Lui, se lo conosco bene..
Sarò di nuovo Dall'Altra Parte del Pianeta..insieme

Termina qui, questo mio Viaggio Parallelo..il mio Giappone Parallelo..





Tokyo tower

giovedì 26 novembre 2009

Ikebukuro Hotel









Le mosse del Karate colte dal Suo obiettivo sono quelle di Alessandro, un italiano a Tokyo, e dei suoi maestri giapponesi, i loro insegnamenti vanno sicuramente aldilà della semplice disiplina, e certamente rappresentano una filosofia di vita, un pensiero, che non può non influenzare la formazione personale, quella che probabilmente solo così da vicino, a stretto contatto, si può ottenere. Dopo la serata amichevole, vista l'ora tarda, (niente più metro) Lui è stato ospitato per la notte da Alessandro. Improvvisare il quotidiano come capita, così come ci si sente è possibile solo in certe condizioni di libertà personale. Una necessità assoluta, per ricordarci del nostro IO. Vado...ascolto, guardo..mangio, cammino.. dormo, penso..
Torno... per ora, a riordinare la stanza che è stata la base del Suo 'abitare' a Tokyo, dove Lui sta preparando le Sue cose, il Suo bagaglio e dove ha vissuto in questo mese non da turista in hotel, ma da abitante con i suoi riferimenti, la metro...i negozi..le strade, gli empori..i vicini di stanza, le persone, gli amici... Si, gli amici, quelli conosciuti per caso e per necessità che hanno aggiunto le loro voci ed esperienze alla Sua conoscenza reale, e all'idea di questa metropoli così complesa. E.. hanno contribuito in parte anche alla mia visione di Tokyo, in questo Viaggio Parallelo...dove Lui ha guidato il mio pensiero.. che ha preso anche strade e percorsi personali, inattesi, surreali. Ha suggerito al mio immaginario sensazioni ed emozioni...che ho interpretato con la mente e il corpo, sulla mia pelle...momenti sensuali e di delirio dei sensi. Un tempo fuori dal 'tempo'.. un'altra dimensione dove lo spazio condiviso dagli stessi paralleli si è come annullato. Tokyo..Dall'altra Parte del Pianeta... Tokyo

Ikebukuro Hotel, l'ultima notte reale da trascorrere a Tokyo, ma chissà quante ce ne saranno ancora... per me, e per Lui..
Ikebukuro. Tokyo station.Ueno station.

mercoledì 25 novembre 2009

Manga e spirito Shunga. Red Japan




Seta nera, pizzo e inserti di velo trasparente, stringhe e nastrini di raso, misura ridottissima..è molto... ma oggi, cosa mi possono sembrare in confronto a quello che ci può essere qui a Tokyo, o al concetto stesso di lussuria nipponica..? Devo cambiare nazionalità..? Certo finchè sono qui non mi lascio sfuggire nessun spunto.. Nè posso pensare che Lui mi porti vagoni di japan lingerie. E allora se è improbabile che io impari a modulare il respiro, o a incedere con alterigia, doti da geisha, è indubbio che oltre ad ipotizzare i trascorsi di Lady Onogoro... io tenti di trovare il parallelo ( se c'è ) tra i disegni animati erotici, i manga, e lo spirito Shunga che fin dai tempi antichi anima i racconti erotici e dipinge (propriamente il termine pittura dei genitali) le infinite rappresentazioni di soggetto carnale impresse su carte e tessuti pregiati. Ma certi passaggi..di iniziazione, di manuale di avviamento al piacere dei sensi, che si narra venissero donati alle ragazze prossime alle nozze, certamente si sono persi, le immagini segrete di un tempo sono alla portata di qualsiasi pubblicazione animata o meno. Le anime eredi di quei tempi lontani...? Forse si, ma il fondamento va oltre i contenuti, e si disperde nei mille rivoli dell'interpretazione personale, dell'esteriorizzazione e dell'esaltazione collettiva.. Ha una sua forza, altrimenti non sarebbe un fenomeno così radicato.
Dall'altra parte del Pianeta... oltre al nero, suggestioni red Japan..
Yotsuya

martedì 24 novembre 2009

Meìjì Jingu Park. Kabuki- za.


Un omaggio al Giappone tradizionale...Quello dell'immaginario collettivo, e quello che sto vivendo..guardando non delle foto ma delle Icone.. Qui nel Meìjì Jingu Park si entra nelle pagine del Giappone del passato, immagini di Kyudo, l'arte marziale del distendere l'arco, i tiratori sembrano immobili, aldilà del fermo-immagine della Sua foto.. é interessante anche la modalità statica che spesso appartiene alle discipline orientali di meditazione..o rilassamento, trasmettono equilibrio e solidità di pensiero, e distacco da ciò che circonda. Sono ancora una tokyese provvisoria.. che deve imparare e capire tante cose..ma seguo il Suo percorso e aggiungo sempre più sensazioni. Il matrimonio a cui Lui.. mi ha fatto partecipare è stato straordinario, l'incedere degli sposi, abbigliati e seguiti con lo sguardo dai loro convenuti, lì in quel ' sagrato' all'aperto, con la luce naturale lì a sottolineare la solennità e la regalità del momento.. come una cerimonia impressa in una pellicola di un lontano film..che ora si svolge, ed esiste. Forse avrei dovuto indossare anch'io... un Kimono, come spesso si usa in queste circostanze..
Apro gli occhi.. e cosa vedo ? Un sipario aperto e una raffinata xilografia del XVII sec°, templi e bonsai di sfondo, antichi sacerdoti (credo..) vestiti con sontuosi copricapo e abiti cerimoniali, seduti, la postura immobile, forse pregano o invocano, o sono in silenzio. Non so se c'è della musica, non posso sentire.. però si, voglio pensare al suono di un wagon..o di un Kugo, come sottofondo.. di questa incredibile visione dal palcoscenico del Tradizionale Teatro del Kabuki- za , vicino Tsukìjì. Una rappresentazione che dura quasi un giorno intero, elogio alla lentezza.. al rito... del quale Lui.. è stato spettatore per un tempo, quello che gli è sembrato opportuno per la sua parte di culto..
Forse io resto fino alla fine di questa xilografia vivente..

lunedì 23 novembre 2009

Arakawa from Nishi-Skin-Koiwa


Oggi non mi va di aspettare che ci vada Lui...(non so se ci andrà..se rientra nei suoi itinerari) Ho deciso di andare ad Arakawa, e anche di osservare questo rione da Nishi- skin-Koiwa. Dalla parte che guarda sul punto del mio parallelo..Voglio quello sguardo su Tokyo che si estende sulla banchina del fiume Arakawa, che è straordinario nell'immagine di Chris Jong Kind. Ho scoperto Chris per caso, in una delle mie ricerche fotografiche e ho incontrato la sua Tokyo, che appare quasi irreale, come rarefatta. Sospesa nel tempo. Ho attraversato rioni, strade e angoli di vie, stazioni di metrò,e soprattutto ho visto Tokyo dall'alto, sezioni di quartieri ad ogni luce del giorno e della notte. Visioni intense ma silenziose che si sono aggiunte all'aria, al movimento..alla gente..ai colori e alle forme..e alle emozioni che naturalmente in special modo Lui..(da quando è arrivato) mi ha trasmesso con le sue immagini,e che più di tutto, mi hanno raccontato e guidato in questo mio Viaggio Parallelo..
Voglio ringraziare Chris che gentilmente ha reso disponibili le sue foto per il mio blog, ho 'conosciuto' Tokyo..anche attraverso le sue immagini, e mi sono soffermata su alcuni particolari che mi hanno colpita.
Arakawa si trova a nord est di Tokyo, si estende con una forma stretta e lunga ed ha un Parco famoso per i picnic primaverili..In questo rione si dice che si sia svolta la storia di Abe Sada e Kichizo Ishida (1936) La storia vera da cui è stato tratto il film " L'Impero dei Sensi ".
p.s. Ora mmi collego..come al solito prima.. un pò di gocce del mio profumo,l'ho portato qui a Tokyo..ma via Skype non so se può 'sentirlo'..
Arakawa from Nishi-Skin-Koiwa

domenica 22 novembre 2009

Tokyo a luci rosse




Tokyo sembra essere una città al neon, multicolor, ma voglio scoprire il lato luci rosse..a chi non interessa..? Da donna voglio vedere come si vestono o svestono le japangirls che si offrono in giro e nei quartieri di questo tipo. Che atmosfera c'è in queste strade del piacere ?( Ricordo un' Amsterdam suggestiva, ma questo è un'altro viaggio...un'altro racconto). Ognuno ha il suo bagaglio di riferimenti, film, letteratura, immagini. Sarà, per le strade uno sciamare..un viavai notturno o, è all day? E, vista l'entità dell'offerta, di cui i milioni di persone amplificano la dimensione del fenomeno, l'uomo, il maschio giapponese è particolarmente sensibile a quali eros-modalità? Un pò d'informazioni..ho letto che in certi nightclubs , gli uomini d'affari vengono anche solo accompagnati da donne con acconciature incredibili e vestiti lunghi improbabili, quindi anche aspetti solo formali. Ho visto... dei love hotels a Ikebukuro e a Kabukicho, moderni, puliti, organizzati e predisposti per esigenze diverse, me li aspettavo più 'orientali..', con un fascino più tradizionale, si integrano invece con le modalità urbane attuali. Kabukicho, è un luogo dell'aerea di Sninjuku, di giorno normale,(...?!...) pare, e di notte si trasforma in modo più trasgressivo: love hotels, strip clubs e sexy bar, locali notturni vari. Delirio di luci e suoni.
Da alternare alla tranquillità e al misticismo che si può respirare a Ueno Park, per esempio, dove Lui...ha trascorso quasi una giornata, sulle tracce del Giappone tradizionale.. musicanti, giochi all'aperto, famiglie con nonni al seguito in pieno relax. Ma anche il sovrumano.. le richieste ad Inari, invocazioni di desideri e sogni da realizzare..scritti così a mano, semplicemente, su tavolette di legno, appese a dei fili..come quelli delle speranze.. Le scritte che rivelano con le lettere e i caratteri diversi, la provenienza, il luogo d'origine della mano che ha scritto...Un universo.
Ikebukuro love hotels. view to Roppongi.Ueno promenade

sabato 21 novembre 2009

Riflessi sulla Baia di Tokyo




Poesia visiva...che genera grande emozione, mi è successo ieri mattina a Tokyo.. guardando il mare, gli edifici di sfondo, e una spiaggia dove la luce si riflette sull'acqua e sui segni tracciati sulla sabbia... Lui.. ha respirato l'aria del Pacifico....non capita tutti i giorni, ma ha anche camminato tanto per percorrere il Rainbow Bridge e quindi immortalare Tokyo con prospettive panoramiche interessanti. Spettacolare poi, un paio di giorni fa, la vista che ho ammirato...dal 42° piano del Sumitomo Bldg dove Lui... insieme ad Alice ha assaggiato la sua prima pizza napoleta a Tokyo, preparata da Peppe, il pizzetaio, uno dei tanti napoletani pizzaioli inviati per il mondo.. che pare la cucini in modo ottimo!
Di sera, un grande albero di Natale e tanti decori illuminati di azzurro aggiungono brillantezza alle luci di Shinjuku... Sembra tutto sfavillante.. abbaglianti direi, gli scatti che Lui...ha fatto in giro e all'interno di negozi alla moda. Le unghie, quelle da applicare, lunghe metalliche a cono, però non credo che le comprerò.... che mi possano interessare, piucchealtro sembrano scomode..! Ma poi chissà...? A Tokyo tutto è possibile...
Stavo pensando che...
CLIK.. e in quel preciso istante l'immagine è tua..di chi scatta, quindi, Sua... mia.. Tutti quei frammenti, momenti di vita, visioni... E quante visioni in questo viaggio/reportage gli sono appartenute...? ( e non è ancora terminato..) Credo un numero incredibile.. Lui ha posseduto strade, orizzonti.. interi quartieri, paesaggi, templi, ragazze in minigonna, venditori e gente qualsiasi..banchi di pesce, sushi, vetrine e curiosità..vagoni della metro affollati e vuoti e solitari..
Possedere in questo senso è interiorizzare, ritenere dentro di sè e poi attraverso le immagini (o parole) condividere con gli altri ciò che è nostro, Suo...
E che ora possiedo anch'io..Dall'Altra Parte del Pianeta..
Rainbow bridge. Ogibashi

giovedì 19 novembre 2009

Shangyo


A proposito di Parigine... il fatto che il Giappone sia un paese ad alto tasso erotico, o così pare, deriva dall'impostazione data dalla religione scintoista, secondo la quale la castità non è un valore, il corpo è ricco e sacro e non c'è distinzione tra corpo e anima. Nell'atto finale qui.. dicono 'vado' e non 'vengo', si lascia il corpo..come in una visione trascendentale. Sappiamo però quanto sia diffusa la pornografia di tipo sado-fetish, Lui ha fotografato in merito, dai negozi straripanti di indumenti particolari...agli spettacoli sadomaso, contemporaneamente esiste una censura e per alcuni aspetti, un pudore, ai massimi livelli. Un fatto sconcertante e contradditorio. Dati statistici, un inchiesta della Durex colloca il Giappone tra le nazioni meno attive come frequenza dei rapporti nelle coppie che è tra le più basse al mondo, e in più raramente si scambiano effusioni in pubblico. Ma la Shangyo, propriamente, l'industria dell'eiaculazione, del sesso, fa lavorare a tempo pieno milioni di persone..insomma a Tokyo non ci si annoia..Nei giorni di festa le ragazze dei clubs regalano come cadeau loro oggetti personali, anche i loro peli . Depravazione in senso fetish a livelli estremi. La letteratura che va per la maggiore in Giappone è affontata senza inibizioni ma senza passione, e anche la prostituzione, come anche vendere gli indumenti usati e non lavati, serve spesso per comprare cose..e poter cedere alle mille tentazioni della moda. Forse è come un gioco.. L' offerta e la richiesta di sesso considerato strano è dilagante, e il sessuologo Kim Myun Gun, si chiede se il Giappone non si stia avviando verso una post-sessualità....
Notizia inattesa..: Un esperto di cultura giapponese afferma che l'uomo giapponese si infiamma se vede la sua donna riflessa allo specchio.. questa cosa non è male..
Certo se si pensa che anticamente sulle xilografie , si poteva leggere:" Se tu uomo saprai avvicinarti nella maniera giusta alla donna, ogni notte lei mescolerà il tuo latte al suo miele ".
Non può stupire il caso della scrittrice scozzese Alison Fell, caso letterario , in cerca di liberazione sessuale ha riscritto e interpretato frammenti di antichi scritti giapponesi, (è stata anche accusata di essersene appropriata inopinatamente ) ha recuperato, a suo dire il 'senso dell'osceno', con un linguaggio posto alla liberazione della sessualità. " Le storie d'alcova di Lady Onogoro" , Bompiani. Non l'ho ancora letto..Qui a Tokyo...non c'è un momento libero...e poi aspetto le Sue foto...

mercoledì 18 novembre 2009

Seduzioni a Tokyo




Le ho sempre indossate, lasciandomi sedurre e seducendo a mia volta....Le Parigine.. è un genere di calze che mi ha sempre fatto impazzire. Vengono su dallo stivale o scarpa, coprono e poi lasciano scoperta la zona di pelle più sensuale che c'è, quel punto che arriva fin sù, a un'orlo di seta..a un pizzo.. Nei miei 'lussuriosi cassetti' ne possiedo diverse e ora che sono a Tokyo.... e ne ho intraviste in giro per strada alcune davvero particolari, con fasce finali di merletto colorato di diverse foggie, vorrei proprio che Lui..le comprasse per me. Sa quanto mi piacciono...e ora che i suoi occhi non fanno altro che vedere gambe così 'abbigliate', non potrà non visualizzare anche su di me qualcuno dei mille e più modelli..
Una tentazione continua.... questo genere di accessori in vendita nella miriade di negozi tokyesi, non solo a Shinjuku o a Shibuya ma ovunque.Non solo la super lingerie raffinata esaurisce le esigenze di abbigliamento intimo personale, è curioso , divertente e intrigante, indossare cose diverse. A Tokyo sembrano esserci più negozi di lingerie particolare e colorata, da..questa...e da quest'altra... (visione di se che si ha voglia di avere), che in tutto il pianeta! Se si è sensibile a questo genere...è la città giusta per fare acquisti. Beh poi ci sono sempre i meravigliosi parchi con Templi, dove lasciarsi andare a pensieri spirituali.. Corpo e mente. Anche se il corpo non esiste senza mente...questa divisione netta non la condivido, sono i nostri pensieri che lo guidano, naturalmente solo per gli ambiti di nostra possibilità, ma può essere già molto...
p.s. giornata uggiosa a Tokyo oggi, dal Suo 'negozio all'angolo' Hotto motto Lui... ha acquistato per la cena un Bento, vassoio confezionato con cose a scelta, che non potranno mai competere coi miei vani tentativi di cucina orientale di questi giorni, dall'altra Parte del Pianeta...
Shinjuku station.Higashi

martedì 17 novembre 2009

L' Iki l'arte di essere Geisha





Oggi che Kimono mi metto ? Letteralmente il termine kimono in giapponese significa ..cosa da indossare.. Ne avevo uno rosso che mi era stato portato proprio dal Giappone, dipinto e ricamato, molto bello, voglio cercarlo, per indossarlo di nuovo... e provare a sentirmi una Geisha...Lo preferiva Klimt nel suo atelier, mentre dipingeva le sue donne sensuali..
E questo significherà qualcosa..certamente di sentirsi di far parte scegliendolo, di un mondo a sè, un mondo esotico e lontano. Piaceva agli artisti dell'800, anche Monet lo ha dipinto nel quadro La Japonaise. Simbolo d'oriente, di malie misteriose, viene evocato dai paesaggi dipinti sulle stoffe.
Oggi pare viene indossato da uomini e donne, per ceriminie, occasioni e visita ai templi. I motivi dei decori riprendono gli elementi naturali di peonie, fiori bianchi di pruno, pesco rosato, foglie rosse dell'acero in autunno. Eh..sentirsi una geisha...da dove si può cominciare..? Le informazioni, gli approfondimenti (che mi ero proposta di fare..) su di loro, le geishe, risalgono lontano lontano nel tempo, le prime infatti erano cortigiane speciali presso Saburuko, intrattenevano con le arti le classi nobili nel XII sec°, poi sostituite dalle Juuko, prostitute d'alto bordo presso gli aristocratici. Insieme alle juuko si formarono le prime geishe uomo, poi, ritornarono ad essere esclusivamente donne e note per la loro grazia femminile. Il periodo Edo (1617...) fù con Tokugava e Hidatada, all'insegna della prostituzione legale, dei bordelli e delle case di piacere che si moltiplicarono ovunque..In questo periodo la figura della prostituta e della geisha (in assestamento..) si confusero. Anche se alle geishe era proibito prostituirsi, il controllo non fù molto stretto. Nel XIX sec° le geishe soppiantarono completamente le Juuko e si emanarono leggi precise a tal proposito, In tutto il Giappone ,in special modo Tokyo e Kyoto sorsero dei qurtieri , Hanamachi (città fiori) e in essi sorsero le case da Té, Ochaya, e gli Okiya ( case geishe), ben distinte dai bordelli, dove svolgevano la loro professione, distinguendola da quella della prostituzione. Ora parte delle geishe sono iscritte al Kenban (albo profes.) ma ci sono anche le Onsen geishe che si esibiscono nei grandi alberghi e che vengono considerate alla stregua di prostitute, e non sono viste molto bene dai giapponesi ( per la serie contraddizioni...) E' c'è anche una questione di fiocco dietro..o davanti, per fare prima a scioglierlo..Tra gli impegni di una geisha possono esserci anche quelli di tipo amoroso, una vera geisha non viene pagata per fare sesso, ma può scegliere di farlo, o di avere relazioni con uomini incontrati
durante il lavoro. E' molto costoso essere geishe (si diventa dopo un lugo apprendistato..), un Susohiki, il kimono più elegante in assoluto , può costare fino a 20.000 euro, è necessario quindi avere un Danna o patrono, uomo ricco anche sposato, che 'adotti' finanziando le enormi spese.
L'Iki è il canone estetico su cui si basa, la grazia, dell'essere giapponese..l'essenza del loro modo di intendere la seduzione... La geisha studia tutto sul suo essere, dal respiro, la voce,.. all'acconciatura, il trucco, con l'esasperato pallore e le labbra rosse. Il colletto del Kimono deve lasciare dietro intravedere un pò di collo... per loro questa zona, il Komata, rispecchia concettualmente la figura della zona genitale femminile.. e le giapponesi on the street con parigine e minigonna.. che ho visto... e che Lui ha incontrato a Tokyo..? L'arte di intrattenere giapponese, del conversare, il rito del Tè, questo sogno sontuoso, le geishe, i japan men lo hanno sempre ricercato e preferito spesso (in passato) a mogli passive, ignoranti e trascurate. Anche oggi si cerca una geisha, per ottenere una compagnia raffinata tradizionale, e le prestazioni sessuali sono, a quanto pare, a discrezione delle geishe. Uomini d'affari, potenti, spesso diventano poi mariti. Questo lungo racconto, mi sembra come un cerchio che si chiude...la storia non definisce...istituisce, proibisce, condanna poi riassolve.. suggerisce... ipotizza... E il mistero resta..
Gei. = arte Sha..= persona, da qui, persona d'arte.. Artista, quindi noi artiste...( io dipingo..) siamo tutte Geishe...
p.s. Dall'altra parte del pianeta...una Saker Torte... a Tokyo
Geisha. Shinjuku from Yotsuya

lunedì 16 novembre 2009

Shunga da ascoltare..






The Last Emperor, Rain, per esempio.. Il tè nel Deserto, Little Buddha. Quante volte nel tempo ho ascoltato queste musiche fantastiche, anche dai CD, e ora, via youtube, ascoltarle e vederle suonate dal suo compositore in persona, Ryuichi Sakamoto, lo straordinario musicista giapponese di Tokyo, mi ha lasciata senza parole dalla meraviglia.. Quante conoscenze , direttamente o indirettamente sto facendo da quando sono a Tokyo... Ryuichi lo trovo trascinante, appassionato e lirico.. E come lui.. tutti coloro che riescono a esprimere aspetti creativi lasciano il segno con la loro arte. Solitamente mi riferisco quasi sempre alle immagini, alle arti visive, con cui ho un rapporto simbiotico..ma quando la Musica mi colpisce resto quasi senza respiro, mi coinvolge totalmente, non finirei più di ascoltare...(come in questo caso) o di vedere...se si tratta di rimanere inchiodata davanti a un'immagine, le mie Icone mentali.. Con Sakamoto, ho iniziato a prendere in considerazione, l'aspetto Uomo, uomo/giapponese, il fascino di Ryuichi, la sua musica sensuale e il suo totale coinvolgimento nel suonarla, voglio assimilarli a uno Shunga (manuale erotico)....evocatore di lussuria nipponica.. Come i grandi maestri del periodo Edo (1603/1867) Harunobi e Koryusai, Utamaro o Kiyonaga, artisti nel rappresentare dipingendolo, il piacere dei sensi, dalle tenerezze più delicate alle perversioni più spinte, fino alle fantasie sessuali più sfrenate. L'arte da sempre ha il compito di 'raccontare' cose indicibili..
Le hi ga, le immagini segrete delle xilografie di un tempo, la 'voce' di quell'iniziazione erotica, che descriveva amplessi, i sogni carnali dell'uomo e i momenti d'amore, sono comparabili, ai suoni di questi strumenti orientali che con forza e con delicatezza raccontano anch'essi cose indicibili...
Keiyo line.city hall view south. Shibuya

domenica 15 novembre 2009

Lui a Kyoto. Io a Tokyo



Lui è a Kyoto oggi...Io resto a Tokyo.. voglio andare a vedere una casa che mi ha incuriosita, la Mineral House, 45 metri quadri di minimalismo giapponese estremo, nella zona di Nakamo. Il proggetto e la realizzazione sono di Yasuhiro Yamoshita uno dei più grandi architetti contemporanei. Vincitore di tanti premi internazionali, e per il design di questa microcasa vincitore dell'International Architecture Award 2008. Certo si visualizza all'improvviso in mezzo a case più consuete, un volume improvviso di taglio geometrico, con all'esterno anche il posto auto. Lo spazio minimo, è suddiviso in tre livelli, e la luce entra da una grande finestra particolare, posta in alto. Deve essere curioso abitarci, si deve avere una percezione degli spazi diversa, come se fossero amplificati, una ricerca progettuale davvero postmodern..Solo che non ho capito se è un unico modello, o se ce ne sono altre in giro per Tokyo. E chi ci abiterà..?
A proposito di paesaggio urbano, ho notato che ci sono tantissimi pali delle linee elettriche , con relativi fili/cavi che pendono lungo lo snodarsi delle strade, non so perchè, ma non mi dispiace quest'altro tracciato parallelo alle streets, che comunque le caratterizza, aggiunge elementi , una rete, diventa grafico..E' però una notizia di questi giorni, che si stanno organizzando per iniziare il lavoro di interramento, un enorme lavoro...viste le dimensioni della città.
Intanto però Lui a Kyoto ha visto delle Gheishe..vere.. Ma quando si diventa gheishe poi lo si è nella vita di tutti i giorni..? Sono predestinate e selezionate per eseguire i cerimoniali e per vivere appunto da Gheishe... Qui a Tokyo ancora non ne ho incontrate....sarebbe interessante capire l'aspetto dedicato all'uomo, tutte noi alle volte da quest'altra parte del mondo, vorremmo, o avremmo voluto esserlo per Qualcuno in particolare..per amore/dedizione, ma non so se lo si intenda allo stesso modo...E anche gli uomini da quest'altra parte del mondo favoleggiano sulla dolcezza e dedizione delle gheishe. Seguono informazioni.. doverose
p.s. Dimenticavo..a Nakamo, c'è il Ghibli Museum dedicato in special modo a Hayao Miyazaki,
l'autore di tanti personaggi e storie, Heidi, Conan, la principessa Mononoke, Lupin e altri, ma non ci sono stata personalmente.... questione di tempo..
Tomigaya 2-chome
Mineralhouse

giovedì 12 novembre 2009

Da Tokyo, gli alieni sono Dall'altra Parte del Pianeta



Problemi di comunicazione Tokyo,( Koto-Ku ) l'Altra Parte del Pianeta...L'Altra Parte del Pianeta ..Tokyo.




Quartiere Koto-Ku

mercoledì 11 novembre 2009

Tokyo Hotel, il mio.



Mollette..forse più di quante ne servano..per stendere sull'unico filo attaccapanni della stanza, magliette bianche e camicie, è l'altro aspetto ' esistenziale' organizzato e dominato a perfezione dall' Inviato a Tokyo.. Di giorno ma anche di notte..con visita a Ueno, quartiere Ogikubu, del club privè, non so il nome.. ci sono andata.. ma non so come si chiama.. Dove a quanto pare c'è il trionfo del fetish, trans, sadomaso e del genere.. costumi di scena esagerati, colori e atmosfere tipiche.. La foto della Guepiere in primo piano, sembra indossata non da una donna.. boh.. non so non mi convince..questione di dettagli. (che non credo lì potevano interessare..) Quale sarà al mondo la città più trasgressiva..? Probabilmente ce nè più d'una.. Avevo un concetto in mente, prima della Sua partenza.. 'Tokyo Hotel', forse alimentato da film e letteratura varia, non strettamente giapponese in effetti, mi viene in mente 'L'Amante', il film di J Annaud..non il libro di Marguerite Duras, da cui è tratto, che ho trovato casto e poco significativo rispetto all'interpretazione sensuale del film.. Al contrario, 'L' Impero dei sensi' , di Nagisa Oshima è un film ormai lontano nel tempo, certo interni cupi, colori rossi voluttuosi.. l'ossessione che diventa invasamento.. ha una sua forza ma, infine risulta un pò mortifero..segno e visione negativa di fondo per quest'aspetto, considerato in modo distruttivo.
Questo concetto, il Mio, Tokyo hotel, racchiude forse, la mia visione hard dell'argomento, trasposta per questo viaggio, sotto il cielo di Tokyo..
over Shinjuku from Yotsuya

lunedì 9 novembre 2009

Bic Camera su youtube




Bic Camera Aliens è l'opera prima...ossia un piccolo video che Lui ha pubblicato su youtube, pertinente il termine Alliens.. A Irassahimase, viavai alieno di gente dentro e fuori il tempio moderno Bic Camera... Immagini in movimento dal vivo, un modo in più per essere a Tokyo.. Dopo aver percorso quasi di seguito Shibuya e Shinjuku ed essere venuto a contatto con 7/8 milioni di giapponesi...c'è stato l'incontro con Alice, una ragazza italiana che vive e studia a Tokyo..ed ha un blog molto seguito. Vorrei chiedere anch'io notizie ad Alice, per esempio i motivi che la portano oltre lo studio, a preferire la japan life. Come sono i ragazzi giapponesi, come pensano, che tipi psicologici sono, e verso l'altro sesso ? Se poi si è anche italiane..? Le differenze con i suoi coetanei giapponesi dall'esterno, sembrano marcate, e vivendoci, forse c'è una chiave di comunicazione, o più d'una. Lui ha raccolto alcuni dettagli, momenti di vita universitaria, per capire..
Il pasto confezionato che io ho visto...e che Lui ha mangiato non doveva essere niente male: riso con trancio di pesce rosa, (salmone..?) gambero croccante in pastella, tofu, verdure varie, in foto non si capiva se una formazione beige a ventaglio fosse un fungo o un alga... dovrei almeno assaggiarla per capire...
Continuo a vedere immagini su internet della città... Ce ne sono alcune molto interessanti, non tanto per meriti artistici, ma illlustrativi. o a volte tutti e due. Non c'è dubbio che il crepuscolo e la sera, da qui, e sicuramente, se salgo su uno dei numerosi top buildings, siano appunto i momenti migliori per vedere Tokyo! Le luci che illuminano i panorami notturni, dall'alto, oltre a sembrare lo scenario di storie marziane, danno un riverbero infinito , e il cielo è di un colore indefinibile....
Tokyo midtown from Omote Sando

domenica 8 novembre 2009

L'invincibile Manga


Scrivo un altro post oggi, ci sono percorsi ancora da raccontare e sarà perchè a Tokyo il tempo sembra moltiplicarsi.. o dipenderà dal fatto che Lui non fa altro che andare in giro tutto il giorno..e farlo in una metropoli di quelle dimensioni comporta un notevole impegno, anche per me..
Street life a tokyo: pare che ci siano motivi in ogni angolo per immortalare situazioni e persone, soprattutto donne, che offrono più elementi di curiosità, rispetto agli uomini, i businessman, a guardarli appaiono tutti uguali nella loro divisa, completo nero giacca e cravatta, sono milioni..
Le donne invece, lasciati alla tradizione i vestisti da gheisha, pare abbiano piuttosto da fare nel decidere la mattina quando si svegliano, se si vestiranno e acconceranno da manga, da lolite, da occidentali, magari tirandosi su l'occhio per farlo sembrare più grande, o da ragazza dei Maiden Cafè o dai svariati personaggi, da acquistare nei negozi specializzati, sotto forma di completini ammiccanti da camerierina, dott.ssina, bambolina, studentessina e così via.. Ed è proprio una ' Manga ' che un paio di giorni fa ha scatenato un putiferio, perchè si è accorta che Lui la stava fotografando.. dove ? Ad Akihabara dove c'è la massima concentrazione di magazzini dove si vendono giocattoli, videogiochi,costumi, tutto sugli eroi preferiti dei fumetti. Vanno in giro travestite e poi non la prendono con filosofia se si accorgono di essere nel mirino, anzi sfuggono, come le ragazze del Maiden. Pudore? non si direbbe cosiderando i costumi.. e allora, come giustamente si interrogava Lui, il 'Reporter ' che ha subito l'inquisizione dei poliziotti e la cancellazione degli scatti, che senso hanno questi comportamenti sdegnosi, e quelli repressivi delle forze dell'ordine, quando sono loro, i primi a vivere immersi in una città, in una dimensione dai mille riferimenti sessuali espliciti, con una chiara tendenza verso la pedofilia. Si ritengono offesi se vengono ritratti, loro che sono noti per fotografare tutto quando fanno i turisti..
Paese che vai... contraddizioni che trovi..
Yamanote line

Asakusa, Un cassetto non vale l'altro




Il doppio orologio al polso è proprio utile, per continuare ad avere un'idea su che ora è in Italia...o viceversa... Che viso attento.. esprime tensione, preoccupazione, sta per scegliere un cassetto fra una centinaia, e certo non è facile, se si crede di star scegliendo un cassetto con all'interno un fogliettino che ci dirà, predirà.. un immediato futuro..! Beh, si può capire.. credendoci.. Immagini dal più antico tempio buddista, il Sensoj, ad ASAKUSA, anch'esso quartiere antico. Per le sue strade, aria da bazar con merci colorate esposte all'aperto, souvenir e quant'altro, qui Lui ha mangiato un ottimo yokitori... spiedino di pollo, e anch'io ho deciso di prepararlo.. ma manca qualcosa, non deve essere proprio così..
Paolo è un musicista italiano che Lui mi ha fatto conoscere...vive e lavora a Tokyo, dove esprime la sua musica nonostante le profonde diversità culturali che ci sono, evidentemente si trova bene, ancora devo parlarci personalmente..so che è molto bravo e presto suonerà in un locale di Shibuja, se posso vado.. SHINJUKU e KABUKICHO sono i quartieri che Lui ha visitato con Paolo che ha fatto da guida.. Edifici imponenti, urbanistica avveniristica e poi man mano si sconfina nelle strade più nascoste, più 'appartate' dove si trovano i Love hotel..dove si celebra un altro aspetto a quanto pare decisamente rilevante della vita dei giapponesi qui a Tokyo, ma di questo voglio scriverne più in là, in modo approfondito...
Ginza line Shinjuku

venerdì 6 novembre 2009

Harajuku . In cerca di Hello Kitty


Ieri sera avrò guardato quasi 200 foto di Tokyo su Trip advisor, neanche male per essere state fatte da viaggiatori qualsiasi. Facevo scorrere le immagini appuntando i nomi dei quartieri che mi colpivano di più. Fra questi HARAJUKU, dove non sapevo che sarei andata di lì a poco...il tempo di qualche ora di sonno mio, e quindi di andarci realmente Lui... Alla foto n° 129 ho dato tre asterischi, ma dopo averne viste tante non ricordo più qual'è ! La cercherò poi, per Harajuku, su un foglio ho fatto in più un piccolo disegno: un grande incrocio, edifici più alti sullo sfondo, un crocevia interessante. Poi ci sono le foto che mostrano vicoli stretti con botteghe fitte una vicina all'altra, lanterne tipiche che sporgono , viavai di gente.Un grande graffito su una casa fatiscente dai colori vivaci e divertenti. Ho scelto di visitare questo quartiere per queste immagini..Lui per incontrare nelle strade di Harajuku i giovani giapponesi, che pare si travestano nei leggendari Manga, i personaggi dei cartoons, e nei quali loro sembra si identifichino.. a tal punto da emularli nei travestimenti e nelle acconciature, che per le donne si traduce nel tingersi i capelli di biondo..Tutte delle Hello Kitty..? Ma penseranno anche le battute di Kitty..e conosceranno anche già le risposte...Non ho visto niente di tutto questo nelle strade di Harajuku..dal momento che Lui ha camminato tanto senza trovarne traccia.. Si prenderanno nuove informazioni in proposito.
E' stato più facile, dopo solo un giorno e mezzo a Tokyo, imbattersi nel Dalai Lama In persona. Qualche giorno fa... Lui lo ha incontrato insieme a una moltitudine di reporter... bello il suo messaggio che anch'io ho potuto ascoltare... universale, sulla bellezza interiore....e l'invito a ricercarla in ognuno di noi. Ma proprio a Tokyo...? E ai giapponesi..? Dove la perfezione esteriore pare essere esiziale.?Forse riescono a conciliare questi due aspetti apparentemente in antitesi, Difficile avere un capello fuori posto, ma sul serio..Lui ha calcolato anche dieci minuti, il tempo di percorrenza da una fermata all'altra di metro, come tempo utilizzato dai tokyesi, uomini/donne, per allisciarsi o ricomporsi un singolo capello, che a loro sembra scomposto.. Immaginiamoci quindi per il resto, E lo dice una, IO, che usa spazzola e specchio frequentemente....che si è decisamente stupita nell'apprendere da Lui ..quanto Ha visto....
P.s. Dimenticavo... il suo incontro con Kadeer Rebiya, esule cinese, leader di una etnia turcofana islamica, cinese Xinjiang, simbolo della privazione delle libertà, per quei popoli perseguitati dai cinesi per diversità razziali e religiose.Lei ha tenuto una conferenza stampa a Tokyo giorni fa. Le foto che ho visto di Kadeer R. sono intensamente interpretate, vere icone del pensiero umano..Me le ha inviate, ma non capisco perchè..sono a Tokyo anch'io...
boys and girls in Harajuku

mercoledì 4 novembre 2009

Shinjuku Station, ai confini della realtà




Non riesco ad abituarmi all'idea, che dormendo 'inutilmente' sto sprecando tempo...mentre a Tokyo inizia una promettente giornata.. Certo tanti percorsi in metropolitana, ma Lui non si scompone, sono io quella che snobba le subway, anche se ho trovato interessante viaggiando in Europa ad esempio, poter stabilire un equazione tra un paese e la sua rete metro, e tra un paese e l'altro. Ogni luogo non ha solo monumenti nazionali per caratterizzarsi, ha la sua rete del metrò. Più pulita, sporca, più sicura, malfamata, più tecnologica, arretrata, più elegante, anonima.....E superefficente, come quella giapponese...Shinjuku Station, non poteva non colpirmi una parete nera con una sorta di grande occhio che ricorda un gasteropodo primitivo..luminoso,spazziale, fluorescente... sembra l'espressione di una terza Dimensione, sarà anche il loro pensiero di questo tipo..? Spirito religioso, rigore e il suo contrario, fantascientifici, li proietta ai 'confini della realtà'.. Il paesaggio urbano è il fumetto ? O il disegno del fumetto è il paesaggio..? I personaggi, i protagonisti sono funzionali alle storie, come i giapponesi lo sono ai 'loro personaggi'.. Lui percorrendo le strade di Tokyo forse, sta sfogliando le pagine di quelle storie..ma non dal principio, ma seguendo il caso, lasciandosi guidare dal desiderio di conoscere, di vedere e cercare di capire..
Shinjuku Station foto Ceguilla TripAdvisor
Ginza Station

domenica 1 novembre 2009

L'aria di Tokyo, che profumo avrà.....?


Le otto ore di fuso orario, non riesco ad accettarle..nel senso che non riesco ad abituarmi.. Si, perchè Lui è partito, ma sono io che ho il jet lag, la notte non dormo più in modo costante. Cavolo ora sono le due di notte passate, ma per me sono anche le dieci di mattina e sono... a Tokyo! Come posso avere sonno..? Devo uscire, girare, guardarmi attorno, visitare il quartiere dove sto, dove ho la mia stanza/loft. Non è la mia naturalmente, è la Sua...ma voglio scendere in strada, una cosa però mi disturba: non riuscire ad immaginare l'aria, il suo profumo, gli odori..
E' un senso, quello dell'odorato che non si può evocare, senza riferimenti reali. Posso immaginare le luci, la gente, le strade, le case e i templi, il negozio all'angolo...dove Lui ha acquistato sushi per i suoi pasti, ma l'odore, quello proprio non so come potrà essere..
Bene, sono comunque arrivata in Giappone, e ora sono qui che muovo i miei primi passi, mi hanno dato anche un passaggio in moto, io che su due ruote vado solo in bicicletta ! Infatti il passaggio lo ha preso Lui..Quanta gente per strada..! C'è confusione ma è piucchealtro di tipo pedonale, onde di persone movimentano il cuore dei quartieri. Sono nel rione Sumiyoshi, seguono notizie...
p.s. Non so quale sarà il programma di domani, che è già adesso dal momento che a Tokyo sono le undici di mattina , mentre qui sono le tre di notte, e forse è il caso di dormire.
view west Sumiyoshi

sabato 31 ottobre 2009

Rotta aerea per il Giappone


Non so cosa pensare comincio a sognare 'giapponese'..parole, parole, discorsi, immagini, piantine google, foto, visioni immaginate altre suggerite quà e là...e sono in Giappone anch'io..! Con la testa, non con i piedi e la mia persona, Lui è partito da ore, io sto cercando di dormire (non ci riesco e scrivo ) e probabilmente ora l'aereo in questione sta sorvolando il Kazakistan..? La Siberia.....? La Mongolia..passerà sopra il mare di Ohotsk, facendo un giro largo..o passerà sopra Fushun in Manciuria...?L'Asia è un'entità sconosciuta per me, misteriosa per i suoi riti, affascinante per le sua storia, per la sua cultura profondamente diversa, ma anche decisamente grandiosa e lontana geograficamente. Un libro di fiabe giaponesi che sfogliavo da piccola mi rapiva per le storie incantate e per i disegni meravigliosi di fiori e Kimoni. Poi il vuoto..in tutto questo tempo (quello di essere cresciute ) il Giappone è stato solo quello dei paesaggi su carta, riviste e foto, documentari, confesso di aver riposto la mia attenzione su altri luoghi geografici, anche più possibili. Dei cartoni animati ho spesso colto l'aspetto triste e negativo delle storie, ma un motivo ci sarà, anche più d'uno, se sono fatti così..

Chuo line at Yotsuya
tutte le foto del blog sono di Chris Jong Kind.