martedì 17 novembre 2009

L' Iki l'arte di essere Geisha





Oggi che Kimono mi metto ? Letteralmente il termine kimono in giapponese significa ..cosa da indossare.. Ne avevo uno rosso che mi era stato portato proprio dal Giappone, dipinto e ricamato, molto bello, voglio cercarlo, per indossarlo di nuovo... e provare a sentirmi una Geisha...Lo preferiva Klimt nel suo atelier, mentre dipingeva le sue donne sensuali..
E questo significherà qualcosa..certamente di sentirsi di far parte scegliendolo, di un mondo a sè, un mondo esotico e lontano. Piaceva agli artisti dell'800, anche Monet lo ha dipinto nel quadro La Japonaise. Simbolo d'oriente, di malie misteriose, viene evocato dai paesaggi dipinti sulle stoffe.
Oggi pare viene indossato da uomini e donne, per ceriminie, occasioni e visita ai templi. I motivi dei decori riprendono gli elementi naturali di peonie, fiori bianchi di pruno, pesco rosato, foglie rosse dell'acero in autunno. Eh..sentirsi una geisha...da dove si può cominciare..? Le informazioni, gli approfondimenti (che mi ero proposta di fare..) su di loro, le geishe, risalgono lontano lontano nel tempo, le prime infatti erano cortigiane speciali presso Saburuko, intrattenevano con le arti le classi nobili nel XII sec°, poi sostituite dalle Juuko, prostitute d'alto bordo presso gli aristocratici. Insieme alle juuko si formarono le prime geishe uomo, poi, ritornarono ad essere esclusivamente donne e note per la loro grazia femminile. Il periodo Edo (1617...) fù con Tokugava e Hidatada, all'insegna della prostituzione legale, dei bordelli e delle case di piacere che si moltiplicarono ovunque..In questo periodo la figura della prostituta e della geisha (in assestamento..) si confusero. Anche se alle geishe era proibito prostituirsi, il controllo non fù molto stretto. Nel XIX sec° le geishe soppiantarono completamente le Juuko e si emanarono leggi precise a tal proposito, In tutto il Giappone ,in special modo Tokyo e Kyoto sorsero dei qurtieri , Hanamachi (città fiori) e in essi sorsero le case da Té, Ochaya, e gli Okiya ( case geishe), ben distinte dai bordelli, dove svolgevano la loro professione, distinguendola da quella della prostituzione. Ora parte delle geishe sono iscritte al Kenban (albo profes.) ma ci sono anche le Onsen geishe che si esibiscono nei grandi alberghi e che vengono considerate alla stregua di prostitute, e non sono viste molto bene dai giapponesi ( per la serie contraddizioni...) E' c'è anche una questione di fiocco dietro..o davanti, per fare prima a scioglierlo..Tra gli impegni di una geisha possono esserci anche quelli di tipo amoroso, una vera geisha non viene pagata per fare sesso, ma può scegliere di farlo, o di avere relazioni con uomini incontrati
durante il lavoro. E' molto costoso essere geishe (si diventa dopo un lugo apprendistato..), un Susohiki, il kimono più elegante in assoluto , può costare fino a 20.000 euro, è necessario quindi avere un Danna o patrono, uomo ricco anche sposato, che 'adotti' finanziando le enormi spese.
L'Iki è il canone estetico su cui si basa, la grazia, dell'essere giapponese..l'essenza del loro modo di intendere la seduzione... La geisha studia tutto sul suo essere, dal respiro, la voce,.. all'acconciatura, il trucco, con l'esasperato pallore e le labbra rosse. Il colletto del Kimono deve lasciare dietro intravedere un pò di collo... per loro questa zona, il Komata, rispecchia concettualmente la figura della zona genitale femminile.. e le giapponesi on the street con parigine e minigonna.. che ho visto... e che Lui ha incontrato a Tokyo..? L'arte di intrattenere giapponese, del conversare, il rito del Tè, questo sogno sontuoso, le geishe, i japan men lo hanno sempre ricercato e preferito spesso (in passato) a mogli passive, ignoranti e trascurate. Anche oggi si cerca una geisha, per ottenere una compagnia raffinata tradizionale, e le prestazioni sessuali sono, a quanto pare, a discrezione delle geishe. Uomini d'affari, potenti, spesso diventano poi mariti. Questo lungo racconto, mi sembra come un cerchio che si chiude...la storia non definisce...istituisce, proibisce, condanna poi riassolve.. suggerisce... ipotizza... E il mistero resta..
Gei. = arte Sha..= persona, da qui, persona d'arte.. Artista, quindi noi artiste...( io dipingo..) siamo tutte Geishe...
p.s. Dall'altra parte del pianeta...una Saker Torte... a Tokyo
Geisha. Shinjuku from Yotsuya

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